IBD: il ruolo delle fibre alimentari

Le IBD, come abbiamo visto, sono il risultato di complesse interazioni tra fattori genetici, ambientali e immunologici1. Tra i fattori definiti “ambientali”, possiamo considerare anche la composizione del microbiota intestinale e i cambiamenti che possono avvenire sia nella quantità di microrganismi sia nella qualità delle specie presenti. La disbiosi, ossia l’alterazione del microbiota, può comportare disturbi intestinali e avere un ruolo nell’insorgenza delle IBD1.

Poiché il microbiota intestinale è influenzato dall’alimentazione, è facile intuire come nutrienti specifici intervengano nello sviluppo delle IBD e nel decorso della malattia1. La dieta cosiddetta “occidentale”, per esempio, è caratterizzata da un elevato apporto di zuccheri e da un basso apporto di fibre alimentari. Secondo alcuni studi, questa composizione nella dieta porterebbe a un aumento nel rischio di insorgenza sia di colite ulcerosa sia di malattia di Crohn1.

verdure da evitare per la colite ulcerosa

Cosa sono le fibre e come sono classificate

Secondo la definizione dell’American Association of Cereal Chemists (AACC), per fibre alimentari si intendono “le parti commestibili delle piante resistenti alla digestione e all'assorbimento - processi che solitamente avvengono nell’intestino tenue -, e che vengono fermentate nell’intestino crasso.1

La fibra alimentare è quindi una sostanza che non digeriamo e non assorbiamo ma che svolge una funzione a livello di intestino crasso, permettendo la formazione delle feci e facilitando il transito intestinale, a volte rallentandolo e a volte rendendolo più veloce a seconda del tipo di fibra1.

Esistono però delle differenze tra le fibre alimentari: alcune possono svolgere un ruolo benefico in caso di IBD; altre, invece, in caso di riacutizzazioni, possono causare un peggioramento dei sintomi2.

  • La fibra solubile è un tipo di fibra che si dissolve in acqua ed è fermentata nell’intestino crasso: attrae l'acqua con la quale forma una sorta di gel vischioso che per le sue caratteristiche tende a rallentare il tempo di transito delle feci nel colon1. Può aiutare a ridurre la diarrea, formando una consistenza gelatinosa e ritardando lo svuotamento dell'intestino2.
  • La fibra insolubile non si dissolve in acqua, è più difficile da digerire e si trova solitamente nella buccia o nei semi di alimenti come le mele2. Queste fibre aumentano il volume delle feci e mediante la stimolazione della mucosa intestinale riducono il tempo necessario al loro transito, rendendo quindi più veloce tale passaggio1. Il consumo di fibre insolubili può aggravare i sintomi delle IBD causando più gonfiore, diarrea, gas e dolore. Quando c'è una grave infiammazione, il consumo di fibre insolubili può portare a un peggioramento dei sintomi e a un blocco nel tratto intestinale2.

Poiché la maggior parte degli alimenti contiene entrambi i tipi di fibra, si può consumare l’alimento dopo averlo sbucciato, privato dei semi e cotto in modo che i pazienti con IBD riducano il consumo di fibre insolubili senza rinunciare a frutta, legumi, verdura e cereali e alle fibre solubili2.

A cosa servono?

Le fibre alimentari non vengono digerite, ma il loro passaggio all’interno del sistema gastrointestinale offre diversi benefici generali, per tutti3:

  • Aumentano il senso di sazietà
  • Riducono la velocità con cui si svuota lo stomaco
  • Nutrono il microbiota intestinale
  • Migliorano in generale le funzionalità intestinali
  • Anche l’assunzione di fibre insolubili ha i suoi vantaggi: aumentando la velocità di transito intestinale, eventuali composti che possono innescare infiammazione restano per meno tempo nell’intestino.

Gli alimenti che contengono le fibre alimentari

Le fibre alimentari sono contenute in legumi, verdura, frutta, cereali. Tra gli alimenti che contengono fibre troviamo1:

FRUTTA e FRUTTA SECCA LEGUMI VERDURE CEREALI
Mirtilli
Mele con la buccia
Arancia fresca
Kiwi
Carote cotte
Mandorle
Lenticchie Broccoli cotti
Carote crude e cotte
Crauti
Cereali
Riso integrale cotto

Gli alimenti ricchi di fibre: cosa preferire in caso di IBD

La fibra è un componente essenziale delle nostre diete2. L'Academy of Nutrition and Dietetics raccomanda 25 grammi di fibre al giorno per le donne e 38 grammi di fibre al giorno per gli uomini. I bambini dovrebbero consumare un numero di grammi pari alla loro età più 52.

Tra la verdura e la frutta consigliata in caso di IBD è importante scegliere in base al proprio livello di tolleranza e alla fase – riacutizzazione o remissione – nella quale ci si trova2. Per ridurre il disagio dei sintomi delle IBD, è bene selezionare gli alimenti che sono più facili da digerire come asparagi e patate, mela e melone: meglio se eliminando la buccia e i semi2.

In generale è sempre meglio prediligere verdure cotte – preferibilmente a vapore e non bollite – che crude durante una fase di riacutizzazione dei sintomi2.

L’European Crohn’s and Colitis Organisation consiglia di proseguire con una dieta equilibrata durante tutta la fase di riattivazione dei sintomi – da lievi a moderati – sia nei pazienti con colite ulcerosa sia in caso di malattia di Crohn1. La dieta povera in fibre andrebbe quindi utilizzata solo in via temporanea e in alcuni casi specifici: recidive acute, stenosi intestinali, proliferazione batterica e interventi chirurgici1.

Vediamo ora in dettaglio le linee guida del consumo di fibre in caso di IBD.

Fasi/stati IBD Linee Guida
Attività della malattia moderata/grave, fistole, stenosi, operazione chirurgica

Dieta povera di fibre, soprattutto senza:

  • prodotti integrali, riso integrale, riso selvatico, crusca
  • mais, popcorn
  • noci, semi
  • frutta cruda, frutta con semi (tranne mela sbucciata, banana matura e melone)
  • fagioli
  • verdure crude, patate con la buccia
  • succo di prugna
Periodi di assenza di sintomi Reintroduzione lenta di alimenti ricchi di fibre uno alla volta in piccole quantità
Attività della malattia assente o lieve Proctite ulcerosa Considerare una dieta ricca di fibre in caso di costipazione
Fonti:
  1. Pituch-Zdanowska A, Banaszkiewicz A, Albrecht P. Prz Gastroenterol. 2015;10(3):135-41.
  2. Crohn’s and Colites Foundation of America. Diet, Nutrition, and Inflammatory Bowel Disease https://www.crohnscolitisfoundation.org/diet-and-nutrition (Ultimo accesso aprile 2022 )
  3. IEO Smart Food. La fibra alimentare, pur non potendosi considerare un nutriente, esercita effetti di tipo funzionale e metabolico che la rendono un’importante componente della dieta. https://smartfood.ieo.it/nutrizione-e-salute/nutrienti/fibra-alimentare/ (Ultimo accesso aprile 2022 )

C-ANPROM/IT/ENTY/0028

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